Robert Capa: i negativi ritrovati

La valigia con i negativi di Robert Capa

Una storia da romanzo. Un film-maker messicano riceve in eredità una valigia da una zia, figlia di un generale e diplomatico messicano che negli anni ’30 era stato di stanza a Marsiglia, in Francia, dove le truppe messicane si trovavano per aiutare i repubblicani spagnoli a fuggire in Messico.

Dev’essere stata sicuramente una grande emozione scoprire che la valigia contenente migliaia di negativi custodiva nientemeno che le immagini scattate durante la guerra civile spagnola dal più grande fotoreporter di guerra della storia, Robert Capa, nonché da Gerda Taro, fotoreporter e sua compagna dell’epoca, e da Chim (David Seymour), che avrebbe poi fondato la Magnum insieme a Capa.

Robert Capa

La valigia era stata ritenuta dispersa per decenni e le ricerche erano state abbandonate. Capa, ormai emigrato in America, la aveva affidata nel 1939-40 ad un amico, Imre Weisz, detto Cziki, perché la mettesse in salvo dalla violenza della Seconda Guerra Mondiale appena scoppiata. Solo nel 1995 si è venuto a sapere del ritrovamento ad opera del film-maker messicano, ma da allora è trascorso più di un decennio prima che si riuscisse a trovare un accordo tra l’erede del generale e la fondazione che custodisce e gestisce l’opera di Robert Capa. Adesso la valigia è finalmente tra le mani degli esperti dell’International Center of Photography di New York, fondato dal fratello di Capa.

Ufficializzata ieri dal New York Times in un lungo e dettagliato articolo, questa eccezionale notizia ha scosso il mondo degli appassionati di fotografia. In particolare, si ritiene che i negativi ritrovati possano far luce sulla genesi del più famoso scatto di Capa, “The falling soldier” (qui sotto): un’immagine divenuta simbolo della causa repubblicana nella guerra di Spagna e che, secondo alcuni ricercatori, era stata costruita ad arte.

The falling soldier - Robert Capa

Il ritrovamento dei negativi potrebbe anche fare luce sulla produzione fotografica di Gerda Taro, che condivise con Capa l’esperienza di fotoreporter durante la guerra civile spagnola e la cui opera è rimasta in un oblio pressoché totale fino a pochi anni fa, anche a causa della sua precocissima morte proprio durante il conflitto spagnolo.

La notizia è stata riportata in Italia dall’Ansa e da Repubblica, pur con qualche imprecisione relativa alla descrizione di “The Falling Soldier”.

Prossimamente su queste pagine una biografia e immagini di Bob Capa e la recensione della prima biografia di Gerda Taro, recentemente pubblicata in Italia.

La foto della valigia ritrovata è di Tony Cenicola.

Una Risposta to “Robert Capa: i negativi ritrovati”

  1. […] parlato non molto tempo fa della travagliata storia a lieto fine dei negativi perduti di Robert Capa. Anche quella di Robert Croma è la storia di un fotoreporter – certo non famoso come Capa – […]

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