Continua il nostro viaggio ideale nell’America Latina attraverso lo sguardo di alcuni fotografi che ci hanno particolarmente colpito per il loro modo di lavorare.
Dopo Tomas Munita, è la volta di Francisco Mata Rosas, nato a Città del Messico nel 1958, e laureatosi in giornalismo e fotografia nei primi anni ’80.
Le sue immagini sono state pubblicate su importanti testate internazionali, tra cui The New York Times, The Los Angeles Times, La Jornada, Milenio, La Riforma e The Independent Magazine, e sono state esposte in musei e gallerie in Messico, Olanda, Germania, Francia, Scozia, Inghilterra, Giappone e Stati Uniti.
Mata Rosas ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui quello alla Biennale di fotografia messicana nel 1988, il Premio d’onore per il bicentenario della Rivoluzione francese nel 1989, e quello in occasione del terzo premio annuale Mother Jones Photography, nel 1993.
La sua prima pubblicazione è stata Sabato de Gloria (Grupo Deseo, 1994). Successivamente sono stati dati alle stampe Litorales (Centro de la Imagen, 2000), una raccolta di immagini panoramiche delle spiagge Messicane riprese con una toy-camera e Mexico-tenochtitlan (Fra, 2005).
Oggi Francisco continua a lavorare con le sue toy-camera e le sue immagini sono pubblicate e diffuse su Internet (tramite il suo sito personale e il suo spazio su Flickr) e su testate di diversi paesi di tutto il mondo.
Francisco Mata Rosas ci ha concesso un’intervista che riportiamo di seguito.
IiBN: «Francisco, abbiamo visionato i tuoi lavori sul tuo sito e abbiamo particolarmente apprezzato i reportages sul Chiapas e su Cuba. Puoi raccontarci qualcosa su come questi lavori sono stati concepiti e realizzati?»
FMR: «Nel caso del Chiapas, il mio approccio è stato di tipo fotogiornalistico, cercando di riportare le notizie in prima battuta; l’interesse per il tema e la mia precedente esperienza come fotogiornalista durante la guerra in El Salvador, nel 1989, mi hanno motivato a sviluppare un lavoro di maggiore profondità, tramite il quale sono andato a ricercare le cause e gli effetti del conflitto. Continua a leggere →
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.